I Doria, un’antica famiglia di origine ligure, arrivarono in sardegna incoraggiati dai giudici del Logudoro che volevano che le loro terre fossero presidiate e difese da attacchi esterni e dai pirati e coltivate per poter esigere cosi delle tasse
di Sergio Atzeni
I Doria di origine ligure si insediarono nei territori di Alghero, Castelgenovese e le zone circostanti che ebbero dal 1100 (circa) in concessione dai Giudici del Logudoro. dopo la caduta di quel Giudicato nel 1272 ebbero la sovranità assoluta sulle seguenti terre:
Anglona e Castelgenovese
Casteldoria
Viddalba
Nurra
Nulauro
Olmedo
Alghero
Monteleone Rocca Doria
Ardara e il Meilogu.
Nel 1323 i Doria si affrettarono a dichiararsi vassalli degli aragonesi chiedendo null’altro che le loro terre da tenere in feudo: puntavano sul cavallo vincente e non avevano poi tutti i torti.
Ma, come i migliori amici talvolta litigano, così avvenne tra i Doria e gli Aragonesi. I Doria, non riconoscendo l’accordo, mossero i loro armati contro Sassari, che si era dichiarata vassalla degli aragonesi, ma furono sconfitti perdendo il vecchio Branca che fu impietosamente decapitato; correva il 1325. Dopo quattro anni le esose tasse crearono altro malcontento ed i Doria tentarono ancora di ribellarsi ma furono presto ridotti alla ragione.
Si arrivò così al 1347 quando in un ultimo sforzo, lasciando da parte le divisioni interne, le famiglie Doria isolane si riunirono e batterono gli aragonesi ad Aidu e Turdu presso Bonorva. L’occasione non portò nessun vantaggio perché una grande epidemia di peste smembrò le soldataglie signorili seminando terrore e sciogliendo l’esercito come neve al sole.
Le solite divisioni intestine in seno alla famiglia portarono i discendenti di Bernabò Doria alla vendita di Alghero agli aragonesi che, vinta la resistenza di una flotta genovese, entrarono nella cittadella che da quel momento divenne catalana e così restò anche con l’avvento dei castigliani.
I Doria superstiti si misero agli ordini dei giudici di Arborea, specialmente di Mariano IV che dette in moglie la propria figlia Eleonora a Brancaleone e i territori furono uniti a quelli arborensi, nonostante conservassero una autonomia, più di diritto che di fatto. Con la caduta di Arborea e la morte di Brancaleone, dopo il 1420, le sorti dei Doria furono rette da Nicolò che, assediato nel castello di Monteleone e sconfitto, fuggì asserragliandosi a Castelgenovese da dove nel 1448 fu costretto alla fuga.