Arzachena (Sassari):  “La Prisgiona” la fortezza nuragica  con capanna delle riunioni che proteggeva un grande villaggio     

Libera e ideale foto-ricostruzione

di Sergio Atzeni

Il nuraghe complesso  La Prisgiona (Arzachena – SS.) iniziato nel  XIV secolo è situato tra il verde nella valle di Capichera.

La fortezza  complessa proteggeva e dominava   un villaggio di circa 90-100 capanne su cinque ettari.  Non lontano la celebre tomba dei giganti di Coddu Vecchiu.

Il nuraghe  ha una torre centrale o mastio e due torri laterali o lobi, da cui il nome di bilobato,  che formano un bastione.

L’ingresso del mastio è contraddistinto da una massiccia architrave di 3,20 m di lunghezza,  Il bastione è protetto anche da una muraglia che delimita un ampio cortile.

All’interno del cortile è presente un pozzo di oltre 7 metri di profondità e ancora oggi funzionante dal quale  sono venuti alla luce ceramiche tra cui molte brocche con un manico (askoi), con interessanti decorazioni.

A breve distanza dal pozzo La “capanna delle riunioni” con panche per 12 persone con  pianta circolare.

Insomma un centro importante questo di   La Prisgiona dove è stato ritrovato un brocca  utilizzata per contenere forse un decotto o un distillato, destinato  di sicuro ad un piccolo numero di persone, probabilmente le 12 persone che partecipavano alle riunioni.

La Prisgiona può essere considerata una vera capitale di un territorio di cui non si conosce l’estensione di quel periodo nuragico e rappresenta un unicum nella Gallura come struttura architettonica che si può considerare come un metropoli  di quei tempi per le sue numerose capanne civili protette da quel maniero indistruttibile che ancora oggi suscita ammirazione e meraviglia.

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