Libera e ideale foto-ricostruzione della tomba
Sergio Atzeni
la tomba dei Giganti “Imbertighe”, Borore (Nuoro), sfoggia la sua imponente stele centinata simbolo del luogo di sepoltura simile a un mausoleo usato dai nuragici per seppellire i loro cari.
Poi l’esedre che i filari litici formavano simile a una piazza dove i parenti dei defunti, e non solo, si riunivano per pregare gli dei e per chiedere delle grazie con l’intercessione dei defunti.
La stele Alta più di 3 metri monolitica scolpita in quel periodo con soli attrezzi di pietra e bronzo, è un’opera d’arte rifinita che ancora oggi suscita meraviglia e rappresenta il confine tra la vita terrena e quella dell’aldilà.
La tomba-mausoleo, che aveva anche la valenza di tempio. poteva contenere nella camera sepolcrale decine di defunti che forse venivano uniti nella morte senz distinzione qualunque ceto appartenessero.