di Sergio Atzeni
Il bastione di Saint Remy imponente domina dall’alto il porto di Cagliari che protegge con la sua mole rassicurante.
Porta sicura e controllata per il quartiere medievale di Castello confina con quello di Villanova e ha sostituito nel 1902 gli antichi bastioni dello Sperone e della Zecca.
Il baluardo deve il nome al barone di Saint Remy, primo viceré piemontese del regno di Sardegna, si affaccia sulla odierna piazza Costituzione e domina l’inizio di due vie commerciali cagliaritane: via Manno e via Garibaldi.
La sua grande scalinata è l’accesso alla passeggiata coperta che tra breve sarà riconsegnata alla cittadinanza e alla maestosa terrazza Umberto I che furono progettate da Giuseppe Costa e Fulgenzio Setti, su un’idea di metà Ottocento dall’architetto Gaetano Cima, tra 1896 e 1902 sulle antiche cortine difensive e fortificate della città medievale.
La scalinata e l’arco di trionfo alla sua sommità furono danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale ma fedelmente ricostruiti.
i vecchi bastioni della Zecca e dello Sperone
Il monumento è realizzato in calcare di colore bianco e giallo con capitelli in stile corinzio. Lo scalone principale, lungo e movimentato, si snoda dalla piazza con diverse rampe che si riuniscono a mezza altezza in un ampio pianerottolo.
La passeggiata coperta, fu usata come infermeria, ricovero di senzatetto e nel 1948 ospitò la prima edizione della Fiera internazionale della Sardegna, servi anche per grandi ricevimenti.
Si sviluppa con vasti e luminosi ambienti, dipinti con colori vivaci e chiusi da grandi arcate.
La terrazza Umberto I
Sotto un grande arco, che domina tutta la costruzione, si trova un’ulteriore scala con due rampe circolari che conduce fino alla terrazza Umberto I da cui si gode un magnifico panorama su tutta la città e verso il mare. Il piazzale, nella parte più interna ha altre due rampe che conducono al bastione di Santa Caterina.
La Piazza Costituzione ai piedi del bastione di Saint Remy, si formò tra le antiche mura di Marina e Villanova e fu dominata dagli antichi bastioni della Zecca e dello Sperone che sorgevano al posto dell’attuale monumento e, quella spianata, fu usata dagli abitanti per buttare i rifiuti, tanto che prese il nome di Montonargio.
Quando furono abbattute le mura diventò anch’essa passaggio obbligato tra i tre quartieri e fu chiamata piazza Villanova, collegata direttamente allo slargo pomposamente battezzato nel 1885 piazza Martiri perché vi fu eretto un monumento in onore dei caduti nelle guerre d’indipendenza.
Nell’ottocento la piazza prese il nome di “Costituzione” per ricordare lo Statuto Albertino e nel 1901, quando al posto dei vecchi baluardi fu costruito il Bastione di Saint Remy con la passeggiata coperta, assunse l’attuale estetica.