di Sergio Atzeni
Il Nuraghe Oes (Giave – Sassari) non è mai stato sottoposto e scavi e da quanto si può osservare si compone di una torre principale o mastio a tre piani con un bastione e due torri secondarie o lobi per cui prende il nome di bilobato.
La torre centrale risalirebbe ai primi secoli del 1° millennio a.C. mentre il corpo aggiunto è datato anteriormente al VI secolo a.C.
La struttura è circondata da un antemurale, come detto provvisto di torri, da un vasto abitato e una serie di altre strutture non classificate e da un’area sacra che comprende un recinto sacro (temenos) con annesso tempietto a megaron, oltre ad alcuni resti di una tomba dei giganti.
Questo fa comprendere che il complesso nuragico facesse da protezione a un esteso villaggio e sia stato usato da una comunità numerosa che nelle vicinanze ha costruito il tempio dove pregare ma anche la tomba multipla dove seppellire i defunti.
Nel complesso è evidente la diversità tra il mastio, più antico, e il resto aggiunto più tardi. Le differenti sono le tecniche di costruzione e si presume che con le nuove aggiunte si sia anche modificato il mastio che in origine aveva le camere con il tetto a thòlos o pseudocupola cambiate poi con nuovi locali a soffitto orizzontale in legno.