libera e ideale foto-ricostruzione del nuraghe
di Sergio Atzeni
A tre chilometri da Macomer (Nuoro), nella sub-regione del Marghine, sorge il maestoso nuraghe Santa Barbara.
La fortezza svetta in un ripiano basaltico sulle pendici del monte Manai, come una vedetta sulla piana di Abbasanta.
Il nuraghe Santa Barbara, che risale al XV secolo a.C., prende nome dai ruderi della chiesa campestre dedicata alla santa. È una fortezza complessa quadrilobata, con una torre centrale o mastio e un bastione con quattro torri o lobi per cui è chiamato quadrilobato.
Le quattro torri sono raccordate da cortine murarie costruite con blocchi di basalto, si accede da un ingresso quadrangolare che porta al cortile.
Costruita con blocchi lavorati con cura e disposti a filari orizzontali regolari, comprende intatte una camera al piano terra, con tre nicchie disposte a croce, e una camera circolare al primo piano, illuminata da un finestrone con architrave.
Attorno al nuraghe, si conservano i resti di un ampio abitato, che ebbe una lunga vita, da metà II millennio a.C. sino in epoca romana, e poi altomedievale.