Il nuraghe complesso sorge su un’area lievemente sopraelevata nella piana alluvionale del Fiume Posada e proteggeva un villaggio fatto di tante capanne ubicate tutto intorno. In copertina libera foto-ricostruzione del nuraghe San Pietro
di Sergio Atzeni
Il nuraghe complesso San Pietro di Torpè (Nuoro) quadrilobato cioè con un mastio centrale e quattro torri laterali è un nuraghe del tipo a pseudocupola tra i più antichi del periodo nuragico.
È stato realizzato con grossi blocchi sbozzati di trachite rossa reperita nei dintorni. La torre centrale, con un diametro interno di 4,1 m, presenta l’ingresso, situato a sud-sud-est, di forma rettangolare sovrastato da un architrave in trachite di grosse dimensioni che ne delimita l’altezza in 1,75.
Il nuraghe complesso sorge su un’area lievemente sopraelevata nella piana alluvionale del Fiume Posada e proteggeva un villaggio fatto di tante capanne ubucate tutto intorno.
Le altre quattro torri sono più recenti del mastio centrale e la pietra di costruzione è il scisto di dimensioni inferiori rispetto ai blocchi della torre centrale.
Non lontano dal nuraghe sorgeva il villaggio nuragico abitato fino all’epoca romana, di cui solo una piccola parte è stata indagata da scavi.
Insomma Il Nuraghe San Pietrodi di Torpè è uno dei monumenti più importanti della Baronia e della Bassa Gallura, il monumento è stato realizzato in tre fasi. Le prima iniziò nel pre-nuragico, i nuraghe fu ristrutturato in periodo nuragico fino al II millennio a.C. Dopo secoli l’insediamento fu abbandonato senza apparente ragione in modo quasi improvviso.
Poi alla fine del I secolo d.C., in età romana, torno a vivere perché una delle torri minori fu utilizzata come granaio.
Durante gli scavi, circa 30 fa, sono stati ritrovati numerosi oggetti in ceramica: tazze, ciotole e tegami e alcuni piccoli oggetti in bronzo ora esposti nel Museo Archeologico di Nuoro.