Ogni settimana parliamo di una strada raccontando la storia del personaggio a cui è dedicata. Si potranno scoprire così le persone, molte volte sconosciute, legate alla storia della Sardegna o Italiana tramite le loro biografia. Nella foto a destra Gianni Agusw che fa da spalla al grande Totò.
di Sergio Atzeni
A Pirri nel quartiere Barracca Manna il Comune ha voluto intitolare una piccola strada a Gianni Agus che è stato un apprezzato comico e una grande ed eccellente spalla di comici come Totò, Peppino De Filippo, Paolo Villaggio e Raimondo Vianello.
Attore di teatro e rivista, apprezzato comico in televisione, si distingue e acquista una grande popolarità come spalla di Paolo Villaggio con il personaggio Fracchia e di Peppino De Filippo con quello di Pappagone, partecipa a oltre 50 film di buon successo.
Gianno Agus cagliaritano verace classe 1917, negli oltre cinquant’ani di carriera, si è creato un suo stile originale che ne ha fatto di lui un personaggio borghese caratterizzato dal sorriso smagliante, dall’eleganza, dalla disinvoltura diventando una spalla ambita dai grandi comici per il suo talento nel suggerire la battute.
“Gianni Agus è stato mio compagno di banco alle elementari”, raccontava il professor Antonio Romagnino, “lui abitava nella zona storica di Villanova, via San Giovanni o via Piccioni.
Allora il Riva di piazza Garibaldi non esisteva ancora per questo i genitori lo iscrissero nella scuola di Santa Caterina in Castello
.Era un bambino di carattere gioviale ed estroverso, amava recitare così iniziò a frequentare i dopolavori cittadini della Società Elettrica Sarda e delle Ferrovie dove funzionava una vera scuola di filodrammatica allora molto apprezzata.
Venne fuori subito la sua passione e il suo talento e non gli fu difficile fare il grande salto nel professionismo a Roma.”
A Gianni Agus il Comune di Cagliari ha dedicato come detto una strada a Pirri (delibera della Giunta n. 84 del 19 febbraio 2004), a dieci anni dalla sua morte.
Dopo i primi passi cagliaritani, Agus si trasferisce a Roma con la ferma volontà di sfondare.
Nel 1940 debutta nel teatro di prosa con Elsa Merlini, poi passa alla rivista nella compagnia di Ruggero Ruggeri e ha modo di lavorare con Totò, Wanda Osiris e Anna Magnani.
Nel 1954-55 partecipa alla celebre commedia musicale di Garinei e Giovannini “Giove in doppiopetto” accanto a Delia Scala e Carlo Dapporto, nel 1958 presenta l’edizione del festival di Sanremo che consacra Domenico Modugno con la canzone “Nel blu dipinto di blu”.
Il suo indubbio talento gli fa conquistare il piccolo schermo partecipando a trasmissioni di successo come Scala Reale nel 1966 con Pepino De Filippo e al varietà Giandomenico Fracchia nel 1975 con Paolo Villaggio.
Gira numerosi film con attori di primo piano poi conclude la sua carriera nella prosa con la quale aveva iniziato recitando tra l’altro nell’Opera di Tre Soldi di Brecht diretta da Giorgio Strehler.
Muore a Roma il 4 marzo del 1994.